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Non lasciamolo solo

2013.01.31_Albizzate-(15)

Mercoledì si riunirà la Segreteria Nazionale che deciderà quale percorso prendere in vista del prossimo incarico per la Presidenza del Consiglio.
Io chiedo ufficialmente che, prima di quella data, i circoli dei vari Comuni e le Assemblee di circoli del PD, prendano posizione, suggeriscano le proprie posizioni al nostro Segretario Nazionale.
Credo che la stessa “rete” ci aiuti a non essere più dei “pachidermi” e quindi a muoverci con maggior velocità rispetto alle scelte della Politica.
Dal mio canto, voglio rendere nota, fin da subito, la mia posizione: chiusura ad ogni dialogo con chi ha governato negli ultimi anni, portandoci alla crisi attuale (Berlusconi, Maroni, Monti) e apertura alle posizioni del Movimento 5 Stelle, in particolare per quanto riguarda le questioni del “costo della politica” e della sua “insistente autorappresentatività”, cose sulle quali mi batto, nel mio piccolo, da diversi anni.
Poi verifica in Parlamento se il Movimento guidato da Grillo, sa accettare la sfida (che, mi rendo conto, il PD proporrebbe con un “po’” di ritardo) di una nuova politica, oppure pensa che sia meglio tornare al voto alla ricerca del superamento del 50%.
Per questo, io credo che in questo momento, Bersani debba sapere cosa pensa la sua base, finendola di ascoltare solamente le 4 persone che gli “ballano” intorno.

Jimmy Pasin

Grazie

475946_317803148320797_890384317_oOggi è stata una giornata di riflessione.

Avrei voluto subito scrivere, fin da ieri notte, qualcosa a tutti quelli che mi hanno seguito nelle ultime settimane, in questa nostra campagna elettorale, ma ho preferito farlo dopo qualche ora (anche di riposo), per lasciar “decantare” tutti i pensieri che mi passavano per la testa.

Ma prima di tutto, voglio dire a chiunque abbia la voglia di leggermi, che questa è stata un’esperienza straordinaria!

Non è la solita “chiacchiera” di fine lavoro ma, ripensando a tutto quello che abbiamo fatto e che ci siamo inventati, una cosa VERA.

Camminare per luoghi sui quali andava acceso un enorme riflettore, stare per mercati ad incontrare le persone ascoltando i loro problemi o le reazioni alla presenza di un “politico” che consegna loro (di persona) il proprio volantino, intervenire in diversi incontri per parlare di tutela del territorio, di infrastrutture e di consumo di suolo, è stato esaltante ed appagante, in particolar modo quando queste esperienze sono state “condivise” con tanti di Voi.

E pensare che tutto questo è stato fatto senza l’aiuto di nessuno “finanziatore occulto”, “struttura politica” già ben rodata, totalmente a carico di pochi volontari (non solo presenti a titolo gratuito, ma addirittura finanziatori loro stessi), contro “macchine elettorali” potenti ed organizzate, è più di un miracolo: è la dimostrazione che la “politica” può ancora essere fatta dalle “persone” (dentro o fuori dai partiti).

Quello che volevamo fare, fin dalla mia candidatura, era rendere visibile la “sofferenza” di un territorio e la mancanza di attenzione verso problematiche relative alle sue trasformazioni: io credo che questo ci sia riuscito.

La nostra campagna elettorale si è basata, non tanto su quello che il “candidato” aveva fatto (evitando di pensare alla mia candidatura come “premio” per la mia attività precedente, del resto nota), ma piuttosto su quello che avrebbe fatto se eletto nel Consiglio Regionale.

Io continuo a credere che chiedere di essere eletti come rappresentanti del territorio in un qualunque consesso, debba ancora voler dire questo.

Una parte di delusione, naturalmente, c’è: ci si aspettava che raccontare cosa si può ragionevolmente fare, senza raccontare “frottole”, portasse più adesioni. Così non è stato ma, citando Ambrosoli, le battaglie giuste si combattono, anche se non è detto che si vincano.

Per questo io non posso fare altro che ringraziare, con tutto il mio cuore, tutti quelli che hanno lavorato a questo progetto, sia chi lo ha fatto fisicamente con la sua presenza continua, sia chi ha contribuito saltuariamente perché impegnato nel lavoro o nello studio, sia chi ha potuto aiutarmi solamente attraverso atti di “comunicazione” della campagna.

Le decisioni sul futuro sono ancora di là da venire, ma per il momento io so solo che, almeno all’interno del Partito Democratico, l’area che ha voluto la mia candidatura per mettere in luce la “questione Malpensa”, mi ha dato la grande responsabilità di essere il primo in ognuno dei comuni della zona (ad Arsago, Casorate, Ferno, Golasecca, Lonate, Sesto, Somma e Vizzola) e primo, nel totale dei Comuni di un’area più vasta comprendente anche i Comuni di Cardano, Samarate e Vergiate.

Di tutto questo qualcuno ne dovrà tenere conto, fin da domani se non vogliamo che l’energia che ancora c’è nel CENTROSINISTRA cresca, per diventare compiutamente il Partito che vuole essere VERAMENTE vicini ai problemi del territorio e dei cittadini.

E questo soprattutto grazie a tutti Voi.

Un forte abbraccio dal “vostro” candidato

Jimmy Pasin

 

Ah….. se vorrete scrivermi non potrò che esserne contento

ind_jimmy

Frontalieri

Ieri 19 Febbrario, a Malnate ho sottoscritto convintamente il manifesto dei lavoratori frontalieri che UNI1A, CGIL, UIL, ACLI, CISL e OCST hanno sottoposto all’attenzione dei candidati alle elezioni regionali.

2013.01.31_Albizzate-(15)

Condividendo appieno quanto contenuto nel documento, e mi preme fare alcune sottolineature.

Dobbiamo ricordare sempre che dietro la parola “lavoratore frontaliero” ci sono delle persone e delle famiglie, con la loro dignità e la loro vita.

E’ del tutto evidente che dobbiamo concentrare gli sforzi per armonizzare la normativa sui lavoratori frontalieri: non più una politica che interviene unicamente su alcune parti e magari solamente a fronte di determionate problematiche, ma una visione generale e globale che regolamenti una volta per tutte ogni singolo aspetto della vita lavorativa dei frontalieri.

Diritti e tutele che devono essere ricompresi in una legge che regolamenti e regolarizzi la figura del “lavoratore frontaliere”. Uno STATUTO dei LAVORATORI FRONTALIERI che debba essere scritto con il grande appoggio dei Patronati e dei Sindacati che da anni si occupano di questa vicenda.

Non si tratta di una minoranza di lavoratori, si tratta di uomini e donne che rappresentano intere famiglie e fasce importanti del territorio della Provincia di Varese.

Il mio impegno, se verrò eletto in Consiglio Regionale, sarà quello di spingere e invitare il Governo Nazionale a risolvere la questione: anche se è competenza dello Stato Italiano, non di Regione Lombardia chiudere questa partita con la Confederazione Elvetica, i rappresentanti del territorio eletti in Regione Lombardia come Consiglieri, possono e devono essere da tramite con il Governo Nazionale ed il Parlamento, spesso distante da questi temi, unendo le proprie forze al di là della propria appartenenza politica, senza inseguire velleitarie Macro Regioni, che non avrebbero lo status per regolamentare questo settore che riguarda moltissimi cittadini della Provincia di Varese

Jimmy Pasin

Candidato alle Regionali per il PD con Ambrosoli

Abbiamo rispetto dei soldi

porcellino

Di tutto mi sarei aspettato, tranne di esser criticato per aver condotto una campagna low cost: a basso costo.

Vi scrivo 2 frasi simbolo e poi vengo alle motivazioni:

<<Ma avete stampato pochi volantini!>>

<<Ma voi non mandate per posta le lettere a casa?>>

Lo avevo detto fin dall’inizio che per questa campagna avrei speso il meno possibile e così è stato!

SPESE  fin qui fatturate DONAZIONI fin qui ricevute
851,39 volantini 400,00
928,00 pubblicità web 1000,00
30,50 affitto sala incontro a Castellanza 1000,00
144,77 gadget: matite in legno 233,00 (raccolte ad una pizzata)
137,28 pettorine per km Condiviso 10,00
346,00 distribuzione volantino evento Kusterman 250,00
  50,00
  150,00
  30,00
  700,00 (raccolte ad una “cena elettorale” del PD di Somma)
 

2.437,94

 

3.823,00

Conosco e ho troppo rispetto delle persone che guadagnano con fatica ogni singolo euro per fare una campagna elettorale sopra le righe.

Le mie entrate derivano da un’attività come libero professionista (Architetto), con entrate per circa 19.000 euro (ci sono stati anni migliori ed anni peggiori) e da quella di Professore a contratto presso il Politecnico di Milano remunerato con circa 2.500 euro.
Non sono certo ricco e conosco bene la crisi dell’edilizia che attanaglia il nostro settore da più di 4 anni. Ma non vivo di politica, e come consigliere comunale a Somma Lombardo percepisco circa 800 euro all’anno. Come vedete dalle cifre raccolte (che comprendono anche i miei versamenti), ci sono pochi soldi raccolti tra i miei amici e versati sul Conto Corrente di questa campagna elettorale. Non guardo le cifre perché per me i 10,00 euro sono importanti come i 1000,00 perché sono soldi donati con il cuore! Chi lo ha fatto, so che lo ha fatto privandosi con sacrificio di un piccolo gruzzolo e anche solo per questo non potevo permettermi di sperperarli.

Pochi manifesti, quelli essenziali. Pochi volantini perché non servono kilometri di carta per convincere le persone. Tanta informazione sul web magari supportata da un po’ di pubblicità.Invito caldamente tutti i candidati a fare altrettanto. Li invito a pubblicizzare quanto speso e a non limitarsi a rendicontare davanti al tribunale le spese. Mi sembra un atto di serietà, un modo per riconquistare un po’ di fiducia negli eletto.

Non siamo tutti uguali: io voglio dimostrarvelo, prima di essere (forse) eletto.

Jimmy Pasin

Per una Lombardia dei DIRITTI

MANIFESTO-14-gennaio-2013bi

La Lombardia è la Regione più importante del Paese. Da decenni è governata da una maggioranza di destra che sui diritti civili e le libertà ha dimostrato tutta la sua lontananza e ostilità. L’area italiana più produttiva e in teoria più europea ha invece fornito risposte medioevali, insistito su una visione che ha escluso migliaia di lombardi di nascita e di adozione.

Con Jimmy Pasin, candidato nella lista del PD alle Regionali, è invece possibile ripensare completamente alle azioni da portare avanti, affinché “più diritti e meno discriminazioni” sia l’idea su cui si costruisca una vera e sostanziale uguaglianza tra tutti  i cittadini e le cittadine.

Tutte le famiglie hanno il diritto di accedere ai servizi e agli strumenti di tutela previsti dalla Regione, perché la società lombarda è composta da differenti unioni, da progetti di vita comune che hanno la medesima dignità, per questo è necessario cambiare lo Statuto voluto dalla destra, affinché sia chiaro il rifiuto di ogni forma di misoginia, razzismo, xenofobia, omofobia e transfobia.

In concreto la Regione può dotarsi di strumenti legislativi per combattere ogni forma di discriminazione sociale e culturale, approntare servizi di orientamento e formazione per il superamento di diseguaglianze ed emarginazioni, e su queste idee Jimmy Pasin si impegnerà a fondo ascoltando le persone del suo territorio e le esperienze sociali della Lombardia.

Chiedo a tutte le persone che hanno a cuore la costruzione di un governo moderno e adatto ai tempi, per un’istituzione regionale che includa nelle sue politiche donne, uomini, eterosessuali, omosessuali, famiglie tradizionali e convivenze, italiani e migranti, di sostenere e votare Jimmy Pasin.

 Aurelio Mancuso

Malpensa e Lavoro

Questa mattina, alla sala “NOI SEA” del Terminal 2 dell’Aeroporto di Malpensa, dibattito con gli altri candidati alla Regione Lombardia voluto dalla UIL Trasporti, dedicato al futuro di Malpensa ed al lavoro.
Il mio intervento si è incentrato su quanto sia stata assente la politica della Provincia e della Regione sul tema Malpensa negli ultimi anni (forse nessuno voleva legare la propria immagine alla “caduta” dell’aeroporto):
per il futuro, anche attraverso la  MY presenza in Regione Lombardia, bisognerà da un lato spingere SEA a fare bene il suo mestiere, cioè gestire l’aeroporto controllando (da proprietario) il mondo del lavoro al suo interno (in particolare quello che avviene con gli appalti alle società o cooperative che operano dentro il sedime) e non spostare il proprio interesse su questioni finanziarie o immobiliari.
Produrre pianificazione del territorio attraverso gli strumenti che sono propri dell’Amministrazione Regionale attraverso, ad esempio, il Piano d’Area Malpensa, fermo ormai da 4 anni.
Ribadire la richiesta della VAS (Valutazione Ambientale Strategica) per la valutazione del Master Plan.
Presentare comunque le proprie osservazioni alla VIA (anche queste con un colpevole ritardo della Giunta Formigoni/Cattaneo/Belotti).
Il lavoro si rilancia attraverso politiche di controllo, di buon funzionamento dell’azienda con obbiettivi reali e non su sogni irrealizzabili, e buone relazioni con il territorio, al quale si deve lasciare il giusto spazio per recuperare le aree dismesse già presenti in tutta la provincia, impedendo la cementificazione di nuove aree nel Parco del Ticino.
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Jimmy Pasin
Candidato alle Regionali per il PD con Ambrosoli

Ricevo e volentieri rispondo

Carissima Maria Chiara Boninsegna, innanzitutto grazie!

La tua lettera mi ha permesso di capire quanto ancora debba essere fatto, soprattutto nella nostra Lombardia, per garantire a tutte le persone il Diritto alla Salute.

Parlo esplicitamente di tutte le persone, proprio perché ritengo sia doveroso e umanamente importante riuscire a garantire a tutti gli individui l’accesso alla medicina di base.

Per questo, se eletto, mi impegnerò affinché la Legge 286 sia applicata anche in Lombardia, riorganizzando il servizio per venire incontro alle esigenze delle persone,superando le eventuali differenze di accesso alla assistenza sanitaria per gli immigrati comunitari e non comunitari.

Sarà mia premura inoltre favorire e sviluppare maggiormente la medicina pediatrica in modo da garantire ai bambini e alle loro madri tutte le cure indispensabili e necessarie durante i primi anni di vita.

Così come ho fatto da Consigliere Comunale di Somma Lombardo; porrò inoltre tutto il mio impegno affinché il Consiglio Regionale Lombardo, si faccia promotore del riconoscimento ai bambini immigrati da parte dello Stato Italiano del diritto di cittadinanza, evitando loro lo status di cittadino di serie B.

lettera di Maria Chiara pag 1

lettera di Maria Chiara pag 1

lettera di Maria Chiara pag 2
lettera di Maria Chiara pag 2

 

Franceschini, lavoro e Malpensa

Gent. Direttore

Le scrivo per rispondere all’articolo di oggi di Angelo Perna, che tenta di mettere in luce la posizione del PD e della coalizione che sostiene Ambrosoli, sulle questioni legate all’aeroporto di Malpensa.

Non credo si possa dire che “ha vinto la posizione del sommese Jimmy Pasin”, ma piuttosto che ha vinto, dopo 15 anni di “gestione” che hanno portato al fallimento della compagnia aerea di bandiera e al fallimento del progetto di “Malpensa 2000”, una visione realistica e concreta della situazione di fatto.

In particolare, se, come scrive Perna, “l’occupazione legata ai due terminal della Brughiera è sempre più a rischio”, la responsabilità è tutta, dico tutta, attribuibile alla “governance” di SEA, così da auspicare, anche da parte di Massimo Mucchetti,  nostro capolista al senato, una sua “revisione”.

Non è possibile continuare ad attribuire a chi da anni, come il sottoscritto, denuncia lo spreco di risorse e la scarsa capacità di visione del futuro, il freno ad un’occupazione che altri avrebbero dovuto realizzare: chi è stato presidente di Alitalia e, prima e dopo questa presidenza, Presidente anche di SEA, chi ha governato la nostra Provincia, la nostra Regione ed il nostro Paese, dal 2000 ad oggi, dovrebbe assumersi le proprie responsabilità.

Il vero freno al problema dell’occupazione, sta nell’aver continuato a proporre il sogno del più grande aeroporto in Europa (ricordiamo i 70 milioni di passeggeri “lanciati” da Bonomi qualche anno fa) e fra i primi cinque nel mondo, invece di lavorare sul più concreto e realizzabile grande aeroporto intercontinentale, capace di confrontarsi con il mercato e con il territorio.

Del resto, lo stesso decreto Bersani, nato dopo il via libera al progetto “Malpensa 2000”, non a quello che oggi viene proposto da SEA con il suo recente Master Plan, non obbligava alla chiusura di Linate, ma proponeva una più stretta relazione tra i due aeroporti milanesi, con Malpensa che si supponeva non superare i 21,5 milioni di passeggeri.

Con il “doping” di Alitalia, l’aeroporto della brughiera ha raggiunto i 24 milioni, che sono subito crollati con la frana della compagnia di bandiera.

Per riprendere uno sviluppo occupazionale serio, non basato sui sogni di pochi, bisognerà tornare alla realtà e gestire con maggiore attenzione quanto già abbiamo. In questo senso andava anche l’intervento di domenica di Franceschini, praticamente incentrato tutto sulla questione del lavoro da ricercare con politiche di sviluppo, all’interno di quello che già abbiamo.

La saluto e la ringrazio per l’attenzione.

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Jimmy Pasin

Candidato alle Regionali per il PD con Ambrosoli

Incontro a Castellanza

Lo scorso sabato il mio tour elettrale ha fatto tappa a Castellanza. Al mattino insieme ad Erica D’Adda (candidata al Senato) e Alessandra Kustermann abbiamo ragionato di infrastrutture, di territorio e delle ricadute anche sulla salute e sui posti di lavoro.

Una mattinata ricca di spunti positivi dove è emerso come filo conduttore di tutti i nostri interventi la grande voglia di CAMBIAMENTO e di RICOSTRUZIONE della Regione Lombardia.

Dal pubblico poi le richieste di investire molto di più sui giovani, di ridurre il peso della burocrazia che ancora oggi è un forte freno alla crescita e alla nascita di nuove imprese.

Nel pomeriggio poi abbiamo visitato insieme agli amici di Castellanza, l’area della vecchia Stazione delle Ferrovie Nord, oggi una zona completamente dismessa in pieno centro paese. A piedi poi abbiamo raggiunto la nuova stazione di Castellanza, ormai non più a Castellanza ma in territorio di Busto Arsizio. Abbiamo constatato lo stato in cui si trova questa enorme stazione e abbiamo notato i grossi problemi che questa struttura, realizzato da poco tempo, stia già vivendo.

Il prossimo sabato, nel pomeriggio, tornerò a Castellanza ospite del Comitato NO ELCON.

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Jimmy Pasin.

Per vedere tutte le foto del tour elettorale PASIN2013

INAUGURAZIONE DEL TERZO SATELLITE DI MALPENSA2000

Oggi viene inaugurato, all’aeroporto di Malpensa, in “terzo terzo”, o meglio il terzo satellite del Terminal 1 così come previsto dal progetto “Malpensa 2000”, approvato ormai più di 15 anni fa anche attraverso una VIA “postuma”, cioè rilasciata dopo l’apertura di “Malpensa 2000”.

In questi stessi giorni, tutti parlano della crisi del settore del trasporto aereo che ha inciso notevolmente, negli ultimi anni, sulle potenzialità di tutto il sistema aeroportuale: Malpensa ne è una “punta” negativa, trascinando con sé e/o lasciandosi trascinare dalle cattive scelte della “politica” su Alitalia (che a tutt’oggi continuiamo a pagare).

Diversi sono gli elementi di riflessione in questa giornata:

  1. Mentre, dopo 15 anni (15!), si completa uno degli elementi fondamentali del progetto “Malpensa 2000”, le mitigazioni e compensazioni ambientali che si rendevano obbligatorie con il rilascio della VIA nel 1999 (attraverso il decreto D’Alema), sono ancora ben al di là dal concludersi, prima fra tutte il processo di delocalizzazione delle aree coinvolte e la loro trasformazione urbanistica.
  2. Il progetto “Malpensa 2000”, riavviato nel 1994, ed in particolare il progetto del Terminal 1, risale ai primi anni ’70 (gli studi addirittura alla fine degli anni ’60): così, ancora oggi, noi inauguriamo un’opera già vecchia di almeno 40 anni. In nessuna parte del mondo esiste un aeroporto così nuovo e contemporaneamente così vecchio: da almeno 30 anni le aerostazioni non vengono più realizzate con il sistema “Malpensa 2000”, cioè a “satellite collegato”; i più recenti aeroporti, adottano il sistema “in linea”, più confacente ai volumi e alle modalità di trasporto dei nostri tempi.
  3. Sulla base di quanto detto nel punto precedente, non posso che dolermi dello spreco di energie e di soldi (che seppure “anticipati” da SEA, vengono poi pagati da tutti noi attraverso l’aumento delle tariffe recentemente approvato), e pensare che meglio sarebbe stato ripensare all’investimento per un nuovo satellite “staccato”, magari tra le due piste esistenti, come progettato nel “Master Plan” attualmente oggetto di Valutazione Ambientale. La crisi del numero dei passeggeri (nel 2012 ancora in calo), che porta Malpensa ad una media di circa 18 milioni di passeggeri, avrebbe potuto spingere a sospendere questa inutile spesa magari spostandola sulle compensazioni o mitigazioni ambientali ancora non realizzate. Del resto, pur senza questo satellite, Malpensa aveva raggiunto nel 2007, 24 milioni di passeggeri (potendo anche superarli, secondo gli studi SEA, arrivando quasi a 30), avendo quindi un potenziale per una crescita, nei prossimi anni, pari ad oltre il 50%.
  4. Infine una riflessione sui tempi di gestione di un progetto che riguarda anche le ipotesi previste dal Master Plan: ancora oggi si dice che i tempi, per un aeroporto, devono essere necessariamente lunghi (fino al 2030), commettendo ancora lo stesso errore, cioè programmare, con le caratteristiche che oggi riteniamo coerenti al contesto sociale, economico, strutturale e funzionale, ma che fra 20 anni potrebbero essere del tutto cambiati. Io cercherei invece di capire quali leve possono essere mosse per accelerare i tempi decisionali, una volta accertata la necessità di un progetto, per realizzarlo al più presto. Solo così non avremmo mai più un progetto così poco funzionale come è successo per il Terminal 1, completato più di 40 anni dopo la sua concezione.

L’inaugurazione di oggi è quindi la chiusura del cantiere “Malpensa 2000”, progetto che è costato a questo Paese, comprendendo le opere di collegamento infrastrutturale e le spese per le Mitigazioni e compensazioni fin qui effettuate, circa 5 miliardi di euro: spesi per portare un aeroporto ormai vecchio, da 12 a 18 milioni di passeggeri. In sostanza, se ci trovassimo in regime “privato”, un fallimento!

Possiamo sperare, in futuro, in un atteggiamento più “ragionevole” da parte del gestore aeroportuale?

JIMMY PASIN
Capogruppo PD del Comune di Somma Lombardo
Coordinatore MalpensaForum del PD della Provincia di Varese
Candidato PD della Provincia di Varese alle Regionali 2013